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Carissimo Marco,
dicono che nulla sia più triste che amare chi non ci ama più. Perché dicono "triste"? Io direi doloroso, atroce, terribile e tutti gli aggettivi che non ricordo e che non conosco.
È un pensiero che non riesco ad accettare pienamente: infatti il mio cuore è talmente ancora pieno di te che io cerco disperatamente mille appigli e mille scuse per mantenere in vita l'idea che tu mi ami ancora un poco e forse non te ne rendi conto.
Un tuo sorriso, Marco, mi basterebbe in questi giorni per farmi benedire il mondo intero, comprese quelle cose che fino a ieri detestavo.
Mi pare di non poter sopravvivere neanche per un'ora: è per questo che voglio pensare che tutto non sia finito. io aspetto ancora: imploro disperatamente un tuo sguardo, una tua parola.
Se tu, davanti ai miei accorati richiami, resti assente e muto, se i tuoi occhi non si posano con pietà sul mio cuore tremante, io dovrò allora imparare a piangere e ad amare in silenzio e nell'ombra della rinuncia. Ma sempre ti amerò e sempre piangerò per te.
Per questo ti scrivo, perché l'amore si è spento in te solo: io ti amo ancora e ho il diritto di scrivere l'ultima pagina e di accendere in te il ricordo delle nostre ore felici.
Sarebbe un delitto costruire la mia felicità sulla tua apatia e indifferenza, questo lo capisco e neppure lo vorrei, ma sarebbe altrettanto crudele abbandonare un amore che potrebbe ritornare vivo nell'avvenire.
Dimmi una parola buona, che mi faccia sperare.
dicono che nulla sia più triste che amare chi non ci ama più. Perché dicono "triste"? Io direi doloroso, atroce, terribile e tutti gli aggettivi che non ricordo e che non conosco.
È un pensiero che non riesco ad accettare pienamente: infatti il mio cuore è talmente ancora pieno di te che io cerco disperatamente mille appigli e mille scuse per mantenere in vita l'idea che tu mi ami ancora un poco e forse non te ne rendi conto.
Un tuo sorriso, Marco, mi basterebbe in questi giorni per farmi benedire il mondo intero, comprese quelle cose che fino a ieri detestavo.
Mi pare di non poter sopravvivere neanche per un'ora: è per questo che voglio pensare che tutto non sia finito. io aspetto ancora: imploro disperatamente un tuo sguardo, una tua parola.
Se tu, davanti ai miei accorati richiami, resti assente e muto, se i tuoi occhi non si posano con pietà sul mio cuore tremante, io dovrò allora imparare a piangere e ad amare in silenzio e nell'ombra della rinuncia. Ma sempre ti amerò e sempre piangerò per te.
Per questo ti scrivo, perché l'amore si è spento in te solo: io ti amo ancora e ho il diritto di scrivere l'ultima pagina e di accendere in te il ricordo delle nostre ore felici.
Sarebbe un delitto costruire la mia felicità sulla tua apatia e indifferenza, questo lo capisco e neppure lo vorrei, ma sarebbe altrettanto crudele abbandonare un amore che potrebbe ritornare vivo nell'avvenire.
Dimmi una parola buona, che mi faccia sperare.
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