7 maggio 2008

A un uomo timido

A un uomo timido

Quando la donna incontra un uomo timido, per quanto disinvolta sia, proverà certamente un senso di imbarazzo.
Ci sono persone che, ancora molto tempo dopo che si frequentano e che si vogliono bene, provano dei momenti di disagio. Questo succede perché l'uomo timido è più complesso e ha un carattere, in genere, più difficile.
Ha pensieri deprimenti, non riesce a esprimere tutto quello che vorrebbe, soffre di complessi di inferiorità, e tutto ciò va a danno dei buoni rapporti fra due persone che pur si amano. La ragazza che ama un uomo timido deve assumersi con coscienza il compito di aiutarlo, tanto se la relazione è all'inizio, quanto se è già a un punto abbastanza concreto.
Molte volte un pò di delicatezza, di intelligenza e insieme di coraggio, possono salvare unioni che sembrano destinate a naufragare per colpa appunto della timidezza. Non bisogna scambiare il silenzio e il riserbo delle persone timide per orgoglio o freddezza o aridità di cuore.
Occorre passare sopra a ridicoli pudori, quale l'idea che la donna non debba mai sbilanciarsi, e cioè debba stare sempre sul piedistallo aspettando che l'uomo l'adori.
Io non consiglio di soffocare l'amato con esagerate espansioni o di umiliarsi ai suoi piedi: consiglio solo di agire con cuore e menti aperte, senza falsi orgogli. Aiutare l'uomo del cuore risulta a volte più facile con una lettera che con le parole: c'è più modo di riflettere e di essere utili.