6 maggio 2008

Non ho più paura di nulla

LXXIX

Non ho più paura di nulla
Non ho più paura di nulla, Marco, ora che tu hai detto di amarmi.
Posso vivere nel mondo come ogni altra creatura, posso ridere, cantare e anche piangere di gioia. Sono tutti giorni perduti, quelli che ho passato senza di te: sono stati giorni di paure, di angoscie e di abbattimento. Giorni che voglio dimenticare. Intorno a me non volevo nulla di bello o di interessante, nessuno ha mai cercato di capirmi e di volermi bene.
Una ragazza timida è in genere giudicata noiosa e sciocca; e io mi sono sempre sentita così stupida e inutile!
Tu solo hai scoperto la mia anima e il mio cuore così ardentemente assetati di affetto e di comprensione.
Non so dirti con quanta gioia benedico il momento in cui i tuoi occhi si sono posati su di me, in cui le tue labbra mi hanno mormorato le dolci e benefiche parole d'amore.
Non temo più niente, ora: non mi assaliranno più la stanchezza e la malinconia, perché mi basteranno le tue carezze per darmi vita e per rinfrancarmi.
Contiamo solo noi due: solo noi due bastiamo per essere felici. Questa è una cosa talmente bella e sublime da sembrarmi quasi impossibile, da farmi temere che l'incanto si possa rompere.
Ma penso a te, e tutto è sereno. Ti bacio.

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