26 maggio 2008

Tu sai che cosa ho nel cuore

XCIV

Tu sai che cosa ho nel cuore
Tu sai che cosa ho nel cuore, mio Gianni, e conosci fino in fondo i miei pensieri. Questo mi dà sollievo e fiducia nell'avvenire; perché se tu non fossi così buono e comprensivo, se le nostre anime non fossero così unite, come potrei io sperare che il nostro amore sarà duraturo?
Io so di essere incapace di vistose manifestazioni d'affetto, di bei discorsi d'amore; so di non riuscire a esprimere nemmeno la millesima parte di quello che sento.
Ma il tuo affetto mi salva, i tuoi occhi mi guardano fin nel profondo del cuore. Ora, nella solitudine della mia stanzetta, voglio dirti quanto caro mi sia il suono della tua voce, quanta compagnia mi faccia il ricordo dei tuoi baci; il tuo nome è nella mia mente anche durante le ore della notte, anche nei sogni.
La ritrosia e la durezza del mio carattere sono i nemici del nostro amore; ma se pensassi soltanto per un attimo alla possibilità di perderti, questo pensiero mi ucciderebbe.
Pare incredibile che con tutto quello che sento in me, io non riesca a essere una sola volta affettuosa ed espansiva come vorrei; eppure io sono innamorata di te come forse neppure tu immagini.
Ma so che tu hai comprensione per me e che mi conosci a fondo: sono contenta di ripeterti che ti amo, che sono prigioniera della passione, che mai potrò vivere senza di te.
Mi fa tanto bene poter parlare con te senza nessun ritegno; mi pare che anche tu ora mi potrai amare di più.

Nessun commento: