25 maggio 2008

Mio adorato e grandissimo amore

XCIII

Mio adorato e grandissimo amore
Mio adorato e grandissimo amore,
potrò mai vincere questo strano e odiato sentimento d'orgoglio che lega ogni mia parola e ogni mio gesto?
A volte ho l'impressione che il tuo sguardo si posi su di me come su un'estranea o una nemica, e il mio cuore ne soffre dolorosamente senza che io riesca a mutare il mio atteggiamento. Tu forse, quando mi guardi così, pensi che il mio animo sia arido e freddo, mentre invece tutto dentro di me è un impulso ad amarti.
Ti voglio più bene di ogni cosa al mondo: vorrei sapertelo dire con le parole più belle e la voce più affettuosa. Tu sei per la mia vita l'unica cosa importante e devi credermi e perdonarmi se non lo so esprimere come vorrei.
Sogno sempre di ribellarmi a questo assurdo senso di pudore, ma non riesco a far nulla; per nessuna cosa al mondo vorrei perderti, e per questo ti supplico di aiutarmi.
Spero aiuto dal tuo sguardo buono, dalla tua voce comprensiva; tu guarda alla mia buona volontà e al mio amore. Verrà il giorno in cui questo antipatico periodo sarà soltanto un brutto ricordo, e io imparerò a dirti tutto quello che sento nel cuore in ogni momento della giornata.
Credimi e aiutami, per la nostra felicità.

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