È arrivato il momento di parlarci chiaro

XCII

È arrivato il momento di parlarci chiaro, Roberto, perché ormai troppo a lungo le nostre parole sono state insincere o dettate dall'orgoglio e dal puntiglio.
L'ho capito ieri sera: ho capito quale prezioso tesoro noi abbiamo buttato via, troncando il nostro amore per delle insulse ragioni.
Sei venuto dalla tua amica con quella donna, apposta per farti vedere da me? Non può essere che così, Roberto, dato che il tuo sguardo per tutta la sera ha seguito il mio, come a cercare un segno di gelosia e di sofferenza.
Ebbene, io ho sofferto, ieri sera; non per quella ragazza, dal momento che ho subito capito che tu per lei non eri nulla, così come lei contava zero per te; ho sofferto invece pensando al male che ci siamo fatti, pensando al pericolo di aver rovinato per sempre il nostro avvenire.
Voglio correre ai ripari finché siamo in tempo, Roberto caro; voglio essere io la prima a dirti che ti amo ancora e che ho tanta fiducia in te. Non mi importa se tu, per orgoglio, qualche volta non rispondi alle mie stupide, gelose domande, non mi importa se tu non sei sempre con me umile e affettuoso. Ho la certezza che tu mi ami, e mai come ora mi pare di aver letto nel profondo del tuo cuore; mi sento finalmente tranquilla e sicura del nostro avvenire, come se questa dolorosa prova fosse il prezzo pagato per la nostra felicità.
Rispondimi presto che non mi sbaglio, che anche tu hai pensato a me in questo momento e che desideri rivedermi.