LVI

Sono poche ore che sei partita e già sento nel mio cuore il vuoto della tua assenza.
Mi ripeto a ogni istante che tre settimane non sono un secolo, che un cambiamento d'aria è indispensabile per la tua salute. Ti vedo fresca e desiderabile e penso a tutti gli sguardi maschili che si poseranno su di te.
E così, mia bellissima e adorata Lidia, malgrado sappia che questi pensieri non mi renderanno allegro, malgrado cerchi di pensare ad altro, non posso fare a meno di rivedere gli sguardi di ammirazione che sempre ti seguono anche quando esci con me.
Mi ripeto che nessun pericolo minaccia il nostro amore perché il tuo animo è puro e onesto e il tuo cuore pensa soltanto a me.
Ho letto nel tuo sguardo, al momento della partenza, il dolore di lasciarmi, la tristezza di vivere per tre settimane lontana da me: eppure tremo ugualmente. Mille paure mi assalgono e trafiggono il mio core.
"Cosa ho mai fatto io per meritarmi il tuo amore?", mi chiedo angoscato. "Chi sono io per avere il diritto di possedere una così perfetta creatura?" E mi pare di non averti amata abbastanza nei giorni della nostra vita in due, cioè di non averti amata bene, come tu meriti.
Perdonami Lidia, se ti rattristo con questi dubbi e questi brutti discorsi; ma sono stato con te sempre sincero e sono incapace di nasconderti anche il più remoto pensiero.
Ho fiducia in te, mia cara, e ti stimo più di ogni altra persona al mondo; questi sono soltanto attimi di debolezza che la solitudine ingigantisce e rende più tristi.
Ti bacio con dolcezza e passione: scrivimi a lungo.
Mi ripeto a ogni istante che tre settimane non sono un secolo, che un cambiamento d'aria è indispensabile per la tua salute. Ti vedo fresca e desiderabile e penso a tutti gli sguardi maschili che si poseranno su di te.
E così, mia bellissima e adorata Lidia, malgrado sappia che questi pensieri non mi renderanno allegro, malgrado cerchi di pensare ad altro, non posso fare a meno di rivedere gli sguardi di ammirazione che sempre ti seguono anche quando esci con me.
Mi ripeto che nessun pericolo minaccia il nostro amore perché il tuo animo è puro e onesto e il tuo cuore pensa soltanto a me.
Ho letto nel tuo sguardo, al momento della partenza, il dolore di lasciarmi, la tristezza di vivere per tre settimane lontana da me: eppure tremo ugualmente. Mille paure mi assalgono e trafiggono il mio core.
"Cosa ho mai fatto io per meritarmi il tuo amore?", mi chiedo angoscato. "Chi sono io per avere il diritto di possedere una così perfetta creatura?" E mi pare di non averti amata abbastanza nei giorni della nostra vita in due, cioè di non averti amata bene, come tu meriti.
Perdonami Lidia, se ti rattristo con questi dubbi e questi brutti discorsi; ma sono stato con te sempre sincero e sono incapace di nasconderti anche il più remoto pensiero.
Ho fiducia in te, mia cara, e ti stimo più di ogni altra persona al mondo; questi sono soltanto attimi di debolezza che la solitudine ingigantisce e rende più tristi.
Ti bacio con dolcezza e passione: scrivimi a lungo.


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