23 aprile 2008

Ho riflettuto molto

LXIX

Ho riflettuto molto
Ho riflettuto molto, gentile signor Emilio, prima di prendere la decisione di scriverle... Per quanto si ripeta che la donna è ormai emancipata e che gode tutti i privilegi dell'uomo, una ragazza si sente sempre un poco imbarazzata quando si tratta di far qualcosa di non perfettamente abituale o conformista. Anche scrivere una lettera, talvolta, diventa una questione importante, se la lettera, come nel mio caso, è diretta a un uomo che appena si conosce e che non sa nulla di noi.
Immagino che lei sarà rimasto sorpreso nel ricevere questa mia e avrà dovuto fare notevoli sforzi anche per ricordare chi può essere questa Giusy che improvvisamente decide di scriverle.
Infatti noi ci siamo visti l'altra sera in casa di una cugina e abbiamo parlato pochissimo insieme; però mi pare di aver capito da un suo discorso che lei è iscritto a un circolo sportivo.
Già subito ho pensato di chiederle maggiori spiegazioni, ma non mi si è più presentata l'occasione, in tutta la serata, di stare vicino a lei. E purtroppo io sono talmente occupata che mi sarà tanto difficile incontrarla ancora.
Vuole avere la gentilezza di spiegarmi di che si tratta? A me piacerebbe tanto poter fare qualche gita in compagnia alla domenica, ma trovo che è quasi impossibile poterle organizzare. Se invece si è iscritti a un'associazione si riesce quasi sempre a evadere per qualche ora alla settimana dal solito ambiente.
Non mi giudichi troppo male e voglia scusarmi per il disturbo che le arreco; ma mi pare che questa sia l'occasione per vincere la mia abituale pigrizia.
Se non ha tempo di scrivermi, potremmo vederci domani sera: io esco dall'ufficio alle diciannove e faccio via Cavour a piedi.
Cordiali saluti.

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