21 aprile 2008

Gentile signore

LXVII

Gentile signore
Gentile signore,
la scorsa settimana in treno non avrei mai pensato di dover ricorrere a lei con una lettera. Non l'ho pensato neppure quando lei gentilmente mi ha dato il suo indirizzo: mi sono accorta, solo in questi due ultimi giorni, della mancanza di un libro che mi serve per un concorso che devo fare nella prossima settimana.
Sono certissima di averlo portato in treno per ripassare alcune cosette che non ricordavo bene; però non riesco a ricordare se dal treno sono scesa col fatidico libro. Lei può darmi notizia di questo?
Anche se lei, sceso dal treno alla stazione dopo la mia, si fosse accorto della mia disattenzione e avesse ritirato il libro, non saprebbe ora a chi inviarlo, dato che sulla copertina c'è scritto solo il mio nome, e io non le ho dato il mio indirizzo.
Sia tanto gentile da farmi sapere qualcosa, anche nel caso che il libro non lo avesse neppure visto: così provvedo subito a riacquistarlo.
È facile che lei non ricordi il particolare del libro dal momento che io, invece di studiare, ho sempre chiacchierato con lei; ma le assicuro che non rimpiango nulla, perché trovo che i suoi discorsi sono molto interessanti. E poi a me capita raramente di incontrare qualcuno con cui mi sento perfettamente a mio agio.
Voglia scusarmi per la lettera un pò lunga, ma forse inconsciamente ho voluto prolungare il piacere di conversare con lei.
Attendo notizie del libro, e anche sue, naturalmente.

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