19 aprile 2008

Briciola cara

LXVI

Briciola cara
Briciola cara,
stasera mi sento pieno di tenerezza verso di te, ho ancora nelle orecchie la tua squillante risata, le tue parole scherzose. Ti sei mai resa conto di essere oltremodo simpatica e attraente? Sarei tentato di sussurrarti altre parole, più impegnative e importanti, ma la tua estrema giovinezza mi disarma e frena il mio impulso.
Chissà quanti tuoi compagni ti hanno rivolto complimenti e magari frasi audaci. Questo pensiero mi dà tanto fastidio, bambina cara; mi sono accorto, con sgomento, di non sapere nulla dei giovanissimi, dei loro discorsi e dei loro sentimenti. E questo da un pò di tempo mi fa restare a disagio davanti a voi.
Mi par di veder apparire, a questo punto, la tua adorabile fossetta sulle guance, perché certamente ora sorriderai divertita.
Non ti parrà possibile che un uomo della mia età, e con la mia posizione, possa perdere la sua sicurezza e l'abituale baldanza davanti a un gruppo di mocciosi.
Ma fra questi mocciosi ci sei tu, cara, tu che da qualche tempo entri spesso nei miei pensieri e vi porti disorientamento e scompiglio.
Mi disorienti perché mi trovo incapace di agire e parlare come normalmente farei con una persona della mia età. Che devo dire a te, piccola donna ancora acerba? Come mi devo comportare nei tuoi riguardi?
Immagino che la mia schiettezza ti lusingherà o forse ti lascerà soltanto sorpresa. E voglio essere franco sperando di incontrare in te abbastanza giudizio e comprensione. Ma che posso mai dire dei giovani, io? Siete tutti per me degli sconosciuti misteriosi e quasi temibili. Temo la vostra ironia e temo il vostro disprezzo.
Ho finora parlato in modo piuttosto vago; ma purtroppo in questi giorni non so neppure io con precisione quello che provo, e pare incredibile, alla mia età! Non so neppure cosa desidero da te.
Ti scrivo forse soltanto per calmare un poco questo mio cuore che confusamente, ma ininterrottamente, ti cerca.
Sono ansioso di conoscere la tua reazione alla mia, chiamiamola così, simpatia. Sono curioso di sapere quale dialogo possano intrecciare due persone così distanti come età.
Può darsi che ai tuoi occhi mi sia reso irrimediabilmente ridicolo, piccola cara, e vuol dire allora che vedrai crollare ciò che ritenevi un pilastro di saggezza e di buon senso.
Ma ho dovuto essere sincero; non voglio avventurarmi in sentimenti o passioni prima di conoscere la tua risposta.

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