XXX

Non conosco più orgoglio, mia cara, non conosco più dignità. Per me ormai queste sono parole vuote di significato. Non mi importa di umiliarmi, di rendermi agli occhi di tutti persino ridicolo; io cerco in tutte le maniere di convincerti del mio amore, di dimostrarti nel modo più efficace che sono sincero.
Mi pare che se tu riuscissi a vedere il fondo della mia anima, se io in qualche modo riuscissi a smuovere la tua apatia, non potresti più restare indifferente a questo grande affetto. È una posa la tua indifferenza?
Si dice che molte donne ricorrano a questo sistema per farsi più desiderare e più amare dagli uomini; ma tu vedi che con me non è necessario, tu hai visto la passione che mi consuma, le follie che sono disposto a compiere per tuo amore.
E allora? Allora dovrei pensare che il tuo cuore non sente nulla per me, che il mio sguardo ardente non dice nulla ai tuoi occhi tranquilli.
Ma io ancora non voglio accettare questa conclusione: mi pare di aver diritto a sperare, di avere anche il dovere di insistere ancora.
Avrò pazienza, mia cara, saprò attendere in silenzio, anche con la pena nel cuore, il momento del tuo risveglio.
Sappi che io resto in questa trepida attesa sempre con il cuore pieno di speranza.
Ora non ti chiedo molto; solo di lasciarti amare in silenzio e di non togliermi con troppa crudeltà questa mia dolce illusione, che tanto mi fa compagnia e tanto mi aiuta a sperare.
Mi pare che se tu riuscissi a vedere il fondo della mia anima, se io in qualche modo riuscissi a smuovere la tua apatia, non potresti più restare indifferente a questo grande affetto. È una posa la tua indifferenza?
Si dice che molte donne ricorrano a questo sistema per farsi più desiderare e più amare dagli uomini; ma tu vedi che con me non è necessario, tu hai visto la passione che mi consuma, le follie che sono disposto a compiere per tuo amore.
E allora? Allora dovrei pensare che il tuo cuore non sente nulla per me, che il mio sguardo ardente non dice nulla ai tuoi occhi tranquilli.
Ma io ancora non voglio accettare questa conclusione: mi pare di aver diritto a sperare, di avere anche il dovere di insistere ancora.
Avrò pazienza, mia cara, saprò attendere in silenzio, anche con la pena nel cuore, il momento del tuo risveglio.
Sappi che io resto in questa trepida attesa sempre con il cuore pieno di speranza.
Ora non ti chiedo molto; solo di lasciarti amare in silenzio e di non togliermi con troppa crudeltà questa mia dolce illusione, che tanto mi fa compagnia e tanto mi aiuta a sperare.


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