XLII

Io non lo so', mia carissima, se sia vero o no che io sia una persona intelligente, e neppure capisco se occorra essere intelligenti per afferrare certe cose. Io penso che basti avere un pò di sensibilità, basti essere innamorati per accorgersi di certe sfumature, di piccoli cambiamenti, ai quali non si sa neppure che nome dare.
Qualcosa in te è cambiato: può anche darsi che la colpa di questo mutamento sia esclusivamente mia; guarda che non ti stò facendo la predica; vorrei soltanto che tu fossi con me più sincera, che tu avessi il coraggio di dirmi francamente quello che ti tormenta e ti fa apparire tanto diversa ai miei occhi.
Se questo dipende da me, da qualche mia involontaria mancanza, ti prego di dirmelo, perché io possa fare tutto il possibile per rimediare.
Ti voglio vedere come prima: con il tuo sorriso buono, con il tuo sguardo luminoso e sincero, la tua risata limpida.
È vero che le tue parole sono sempre le stesse, ma non hanno più il calore di prima, e le tue premure per me, le tue gentilezze mi paiono forzate e artefatte.
Sono già parecchi giorni che io soffro in silenzio, ma ora ho preferito affidare la mia ansia alla penna e chiarire così ogni cosa. Sono certo, e me lo auguro tanto, che si tratti di una nube passeggera e che tutto torni presto sereno.
E il nostro amore ne uscirà più bello e più forte, come dopo una difficile, ma gloriosa battaglia.
Scrivimi, se preferisci, perché a volte scrivendo è più facile spiegarsi.
Qualcosa in te è cambiato: può anche darsi che la colpa di questo mutamento sia esclusivamente mia; guarda che non ti stò facendo la predica; vorrei soltanto che tu fossi con me più sincera, che tu avessi il coraggio di dirmi francamente quello che ti tormenta e ti fa apparire tanto diversa ai miei occhi.
Se questo dipende da me, da qualche mia involontaria mancanza, ti prego di dirmelo, perché io possa fare tutto il possibile per rimediare.
Ti voglio vedere come prima: con il tuo sorriso buono, con il tuo sguardo luminoso e sincero, la tua risata limpida.
È vero che le tue parole sono sempre le stesse, ma non hanno più il calore di prima, e le tue premure per me, le tue gentilezze mi paiono forzate e artefatte.
Sono già parecchi giorni che io soffro in silenzio, ma ora ho preferito affidare la mia ansia alla penna e chiarire così ogni cosa. Sono certo, e me lo auguro tanto, che si tratti di una nube passeggera e che tutto torni presto sereno.
E il nostro amore ne uscirà più bello e più forte, come dopo una difficile, ma gloriosa battaglia.
Scrivimi, se preferisci, perché a volte scrivendo è più facile spiegarsi.


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