29 marzo 2008

Come si può essere inquieti

IL

Come si può essere inquieti
Come si può essere inquieti e turbati in questi giorni, mio tesoro?
Io mi sento tranquillo, fiducioso e sicuro: sento soltanto l'ansia e il desiderio di arrivare presto a quell'ora.
Vorrei bruciare questi giorni che ancora restano prima che io possa definitivamente unirmi a te.
Ci sono uomini che non vogliono pensare al destino che li attende, al passo che stanno per compiere. Ho sentito di altri che rifiutano consigli e auguri, chiusi in una solitudine simile al rimpianto.
Ma perché? Forse perché nessuno è stato mai fortunato come lo sono stato io nell'incontrare te, creatura magnifica.
Tu ti rinnovi ogni giorno, ti perfezioni: e come posso non aspettare con entusiasmo il giorno che mi unirà a una tale splendida creatura, che sarà mia per tutta la vita?
Forse avremo anche noi, come tutti gi altri, piccoli malintesi, pericolose insidie; ma tutto tornerà sereno, arriverà l'ora della spiegazione e della pace. Per questo ho fiducia in te, nelle tue doti di equilibrio, di pazienza e di dolce comprensione.
Dicono che l'inizio di una vita coniugale sia sempre un mistero; ma se anche è un mistero, io lo vedo affascinante e irresistibile.
Cervantes ha detto che la più grande saggezza è quella di convincersi che la propria moglie è la migliore: per me questa è una realtà, non ho bisogno di adottare l'illustre massima. Tu per me sei veramente la migliore, l'unica.
Con questa certezza tu devi venirmi incontro e appoggiarti fiduciosa a me in qualunque momento.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Brava!