18 febbraio 2008

Ho invidia di tutti

XVII

Ho invidia di tutti
Ho invidia di tutti, mia carissima! Io che non ho mai invidiato nessuno, nemmeno nei giochi, da bambino, mi sento ora divorato da questo tremendo veleno.
E come potrei ancora essere tranquillo e pago di quello che sono e di quello che possiedo?
Ora nel mio cuore sei entrata tu, e mi hai portato una fiamma di desiderio, di speranza e di infinito amore. Ti amo, cara, ti amo in un modo tale che mi pare di vivere ora per la prima volta, mi pare che nessuno prima di me abbia conosciuto un sentimento così grande.
Nonostante questo fuoco che ho nel cuore, non riesco a dirti nulla: ecco perché mi tormento, mi sento infelice e invidio tutti. Nessuno è timido come lo sono io, anche l'uomo meno intelligente sa parlare d'amore alla sua ragazza. I fiori, gli animali e tutta la natura si esprimono con più efficacia di me. Sono paralizzato dalla timidezza; davanti a te cerco disperatamente una parola gentile, una frase da dirti e non trovo nulla, nulla. C'è nella mia mente il vuoto assoluto.
E pensare che sento in me interi poemi d'amore, pensare che il mio animo canta felice e innamorato le più belle poesie.
Comprendi, mia piccola cara, questa angoscia?
Sei la sola che può mettervi fine, che puoi aiutarmi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'invidia è una brutta bestia ma se la si addomestica diventa la nostra più cara amica! Ciao da Ines

Anonimo ha detto...

È peggio l'invidia di un amico che l'insidia di un nemico...