31 gennaio 2008

Mia cara

I

Mia cara
Mia cara,
mi piaci perché mi rassomigli: non ti sei accorta di pensare come penso io?
Ho l'impressione di averti già conosciuta prima di incontrarti dalla tua amica: forse in sogno o in misteriose fantasie... Ci siamo intesi subito senza bisogno di parole: hai ballato con me e ho sentito il tremore delle tue labbra che volevano dire qualcosa, e invece si sono appena mosse in un dolce sussurro.
Dimmi che non siamo vittime di un'illusione, dimmelo perché ho bisogno della tua conferma per trovare pace. Ma non può essere illusione; prima d'ora mai mi era capitata una cosa simile, tanto bella.
Ascolto con stupore le tue parole che quasi sempre traducono il mio pensiero: mi basta guardarti per leggere fino in fondo alla tua anima.
Solo ora mi sento veramente vivo e completo, solo ora che il mio cuore è colmo di te.
Vienimi incontro e assicurami che il mio non è un sogno assurdo, una speranza disperata. Non ti chiedo molto; già la tua presenza e il tuo sguardo fanno tremare tutto il mio essere in un anelito di felicità: voglio solo vederti per rendermi conto che non ho sognato, che non sono vittima di un incubo o di una follia.
Non uccidere il mio amore, tu che l'hai svegliato, ma cerca di capirlo in tutta la sua profondità e sincerità, in tutta la sua forza.
Aspetto un tuo cenno, non farmi attendere a lungo, perché le ore e i giorni, in questa attesa, sono per me lunghissimi e insignificanti.
Bacio teneramente e devotamente il tuo ricordo.

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