2 maggio 2008

Adorato Marcello

LXXVI

Adorato Marcello
Adorato Marcello,
sai che dicevo un mese fa? "Tutto va male, non sono innamorata e nessuno è innamorato di me." Lo dicevo convinta che l'amore fosse per una donna cosa essenziale e bellissima, ma per quanto fossi certa di questo, non avrei mai immaginato l'amore come una cosa tanto sublime!
Non posso dir nulla, Marcello, non mi sò esprimere: son capace di dire soltanto che sono felice, felice... E il mio cuore corre il rischio di scoppiare di gioia. Lo vedi che anche vicina a te resto attonita e muta?
A volte mi pare persino di essere suggestionata, di vivere in un'atmosfera irreale e che un giorno o l'altro avrò un brusco risveglio; brusco e doloroso. Ma poi ti rivedo, mio amore grande, ascolto la tua profonda, tenera voce, sento le tue struggenti, dolcissime carezze, e tutto il mio sogno si fa più intenso e più bello.
Sai perché ti scrivo? Per tentare di dirti tutto quello che sento nel cuore; perché mi riempie di gioia pensare che le tue mani, proprio "le tue", quelle che mi accarezzano ogni sera, aspriranno questa lettera, che i tuoi occhi tanto cari leggeranno queste righe e il tuo cuore grande e buono accoglierà le mie parole.
Forse scrivo soltanto per me, perché ne sento il bisogno e per dare pace alla piena di affetto che mi sento dentro.
Ti sono tanto vicina che sento il tuo sguardo su di me.

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