Mi sembra impossibile

LVIII

Mi sembra impossibile, Liliana cara, che tante volte le nostre voci si siano alzate con ira, che le nostre parole non siano state sempre gentili. Come abbiamo potuto serbarci rancore per intere giornate, guardarci con ostilità come due nemici? Siamo stati due sciocchi, Liliana.
Ora, lontano da te, vedo tutto sotto una luce diversa, i nostri futili bisticci mi appaiono ridicoli, per non dire umilianti.
Come ho potuto dimenticare le tue carezze e guardarti a volte come un'estranea? Dimenticare le tue parole d'amore e non rispondere alla tua voce?
Cerchiamo, piccola sposa, da questo momento, di dimentcare le dannose discussioni, gli stupidi malintesi che a lungo andare logorano anche l'amore più grande.
Passiamo sopra a tante piccole meschinità e riconosciamo sinceramente di essere fortunati: perché una grande fortuna è senz'altro quella di esserci incontrati e di amarci ancora tanto.
Ti sento accanto a me, vedo il tuo splendido sorriso e il tuo sguardo luminoso, ti sento più che mai legata a me. Questa sensazione mi dà una gioia profonda e mi fa sentire più vivo che mai il desiderio di tornare fra le tue braccia.
Non facciamo più un tormento del nostro amore: volerci bene è una ricchezza immensa che noi dobbiamo apprezzare, cercando in tutti i modi di non sciuparla.
Scrivimi presto: una tua lettera mi porterà il sole in questa noiosa solitudine.