La mia passione cresce

XXXII

La mia passione cresce, mio immenso tesoro: diventa una malattia d'amore e non ho nessuno che mi possa aiutare contro questo tormento del destino.
Ammiro le stelle quando sorgono, perché null'altro di bello io posso guardare, dato che per me bello è solo il tuo volto. E al mattino il mio desiderio di vederti aumenta ancora, niente mi calma e mi porta sollievo; io penso ininterrottamente a te e sono come uno che sogna a occhi aperti e si strugge d'amore.
So che quello che spero è difficile da raggiungere, ma questo pensiero non fa che aumentare la mia pena, senza darmi consolazione, e io mi sento sempre più solo.
Il mio cuore continua a bruciare di questa fiamma; mi pare che dovrà piangere per tutta la vita, invecchiare con questa ferita nell'anima. Credo che nessuno potrebbe mai sopportare un amore e una pena così grandi: ma nemmeno credo credo che alcuno abbia mai amato una donna come io amo te.
È come se un vento gelido mi soffiasse nel cuore e io mi sento morire. Tu non mi ami, e i miei occhi si riempiono di lacrime. Ma è forse come chiedere amore alla luna? Sei forse tu così distante, fredda e irraggiungibile?
Dimmi che non è così, dimmi che un giorno mi guarderai e forse potrai permettermi di amarti. Non lasciarmi così solo, senza neanche una parola: abbi pietà del mio dolore, e guardami.
Che cosa devo fare, mia amata? Può il mio cuore rassegnarsi a non vederti? Lo sai anche tu che non è possibile: tu sei più bella del sole e di ogni altra cosa che esiste, il tuo volto è sempre illuminato come il mattino, i tuoi capelli hanno il colore misterioso della notte.
Abbi pietà di un cuore bruciato dall'amore per te: appena tu mi hai guardato la prima volta, qualcosa mi ha ferito nel profondo. Non può ora il tuo sguardo posarsi su di me con un briciolo di simpatia?
La mia mente non ragiona più, l'amore mi porta via anima e cervello: aspetto solo il tempo in cui qualcosa accadrà per alleviare la mia pena.
Mi sono innamorato di te, solo in te trovo ormai la completa bellezza e perfezione e penso che tutti gli uomini del mondo siano ai tuoi piedi per adorarti.
Ho sentito sorgere in me il principio dell'amore, ed era una cosa dolce, tenue come il canto di un usignolo: ma ora è nata la passione e mi ha sommerso coi suoi flutti prepotenti; è sopraggiunta un'ansia continua che non riesco a sopportare. Che mi importa se tutto questo non è più di moda? L'amore segue forse una moda del momento? Per me non c'è altro pensiero che il tuo, non esiste altro discorso che la tua bellezza; mi auguro solo di non venir mai privato della tua vista perché solo il vederti, sia pur da lontano, mi reca almeno un certo sollievo.
Se io conoscessi le parole giuste da diire per chiederti amore, già le avrei gridate; ma tu non senti la mia voce e continui la tua strada senza accorgerti della mia passione.
Fammi un piccolo cenno, un piccolo sorriso per dirmi di sperare.
Ascoltami ancora una volta, vita mia! Sii almeno buona e paziente con me, se proprio il tuo cuore si rifiuta d'amarmi. È facile dire: "Dimenticala! Come lei ce ne sono cento!". Ma io non posso e non voglio, perché tu sei la più bella, tu sei quella che il mio cuore ha scelto e a cui si è dolorosamente affezionato.
E ogni giorno questo mio amore aumenta, come aumenta la tua bellezza ogni ora; pare quasi che una magia infuochi il mio cuore per te, che alimenti la mia passione.
Forse questo succede perché tu mi guardi con indifferenza? L'amore si nutre allora di contrasti? Non lo credo, mia vita, perché se tu mi guardassi con interesse e simpatia certo il mio amore non diminuirebbe affatto, ma aumenterebbe sempre di più.
Non puoi provare ad amarmi? Ma che dico? A me basterebbe che tu ti lasciassi amare; già così il mio cuore canterebbe di gioia infinita.
Con la luce della tua fronte tu fai sorgere l'alba, e fai calare la notte con le tenebre dei tuoi folti capelli; con il tuo aspetto di idolo mi hai ridotto in schiavitù, ma io sono ugualmente felice di cantarti il mio amore. Mi tenterai sempre ogni giorno, come da tempo ormai mi hai tentato. È un gioco, il tuo?