16 marzo 2008

Cara Ada

XXXIX

Cara Ada
Cara Ada,
non ho nessuno che mi aiuti contro la crudeltà del destino. Lo so che a te non piace sentir parlare di destino, tu non vuoi ascoltare nessuna parola grossa o impegnativa.
Ma io soffro, questo lo devi sapere: soffro per te, per il tuo inumano comportamento. Che ho fatto di tanto grave per essere trattato in questo modo?
Perché ti chiudi nel tuo folle orgoglio e mi rifiuti una spiegazione? Posso aver sbagliato, è vero, ma questa non era la mia intenzione. Io voglio solo il tuo bene, la tua felicità: e questo lo devi credere, nel tuo cuore lo sai benissimo, perché tante volte te ne ho dato la prova.
Troppo lungo è il tuo silenzio e troppo a lungo ho già sofferto. Il mio cuore brucia e le mie notti sono insonni. So che è difficile smuoverti dalle tue convinzioni, ma io non sono ormai altro che un uomo disperato, senza nessun conforto.
Non ti commuove il mio amore? Pensa allora alla mia pena, alla mia disperazione. Neppure quella può toccare il tuo orgoglio? Già hai colpito duramente la mia passione e io mi sento esasperato.
Sono sempre stato felice di donarti la mia anima, ma ora ho anche bisogno di un pò di speranza e di un briciolo di affetto.
Quando verrà il giorno che mi porterà un tuo sorriso, una tua parola amica? Io aspetto ormai solo quella, concedimi ancora questa speranza e te ne sarò per sempre riconoscente.

Nessun commento: