9 febbraio 2008

Mia adorata

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Mia adorata
Mia adorata,
permettimi di chiamarti così: è in questo modo che il mio cuore ti pensa; i miei pensieri, in ogni istante della giornata, sono di adorazione per te.
Tu lo sai che è troppo poco dire che ti amo, tu sai che provo per te un sentimento più forte e al di sopra dell'amore. Io ti adoro veramente.
Vorrei poterti sempre guardare; la luce dei tuoi occhi è per il mio cuore il bene più prezioso che possa desiderare: un tuo sguardo mi rende felice, mi solleva in un sogno che nulla può turbare.
Vorrei poterti sfiorare le mani, sentire la tua voce, saziarmi del tuo sguardo in ogni istante della giornata.
Non c'è cosa in te che non sia degna di ammirazione per il mio cuore appassionato.
Tu lo senti, il tremito delle mie mani, quando sfiorano le tue: è una comunicazione dolcissima che soltanto il pensiero di non vederti può offuscare. Tu puoi leggere nei miei occhi l'immensa sete che tortura i miei pensieri e il mio cuore.
Lo so, lo so che tu sei tanto al di sopra di me; mi sento così goffo e timido quando ti sono vicino! Ma tu guarda nel mio cuore e potrai leggervi tutta l'ammirazione che mi infiamma: solo così potrai accorgerti della mia passione, potrai apprezzare il grande sentimento che mi avvince a te. Ti chiedo solo questo, mia adorata, soffermarti a considerare la mia pena e lo slancio sincero che mi spinge a te; non troverò mai le parole che il mio cuore vorrebbe dirti; sono parole belle e troppo sublimi, parole che non esistono.
Non tenermi ancora in questo tormento: mi basta un tuo sguardo, un tuo piccolo cenno. Fammi capire che non mi disprezzi, che ho diritto a sperare e mi farai felice.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella lettera, brava. Lucia