10 febbraio 2008

Hai deciso dunque

XI

Hai deciso dunque
Hai deciso dunque, adorata Marcella, di farmi morire di dolore?
Mi par di vederlo, il tuo sorriso bellissimo e sprezzante apparirti sul volto. Tu non credi alle mie parole o fingi di non crederci.
Tu non vuoi udire frasi d'amore; tu vuoi essere cinica, libera da ogni sentimento e da ogni legame. Perché mai tu chiami "ridicole" tutte le parole di affetto, e trovi banale ogni sentimento? Io penso che la tua sia una posa. Perdonami, cara, ma io non posso credere alle tue parole troppo grosse. I tuoi occhi candidi e dolci smentiscono la tua voce, che cerca inutilmente di sembrare fredda.
Forse tu, per amore, hai sofferto e ora ti vuoi difendere. Ti vuoi rinchiudere in un cerchio di diffidenza e di spregiudicatezza, che in fondo ti fa soltanto del male.
Lascia parlare ancora una volta il tuo cuore: abbandona quella tua maschera di indifferenza e cerca di credere ancora alla bontà e all'amore delle persone.
Non tutte le creature sono uguali e non sempre il destino si accanisce sulla stessa persona.
Vuoi che ti aiuti a superare questo periodo? Mi faresti tanto contento, e può darsi che tramonti per te il ricordo di una brutta esperienza.

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