Ascolta, mia cara

VI

Ascolta, mia cara, il fremito degli alberi, il mormorio delle onde, il sommesso cinguettare degli uccelli. Ascolta solo per un attimo, e dimmi: non senti altro?
Io ho affidato a loro i miei più segreti pensieri, i miei desideri più ardenti. Solo l'eterno e dolcissimo sciacquio dell'acqua può ripetere a te le mie più dolci parole d'amore, solo il sommesso e misterioso fremito degli alberi può accogliere e ripetere a te tutta la mia più appassionata e struggente tenerezza.
Non vuoi ascoltare il cinguettio degli uccelli che cantano per me le tue virtù e la tua bellezza?
Mi sento terribilmente solo e sperduto: non ho mai provato, prima d'ora, un così angoscioso senso di solitudine.
Il lavoreo? Gli amici? I divertimenti? Tutto mi da noia, poiché tutto mi impedisce di restare solo con il pensiero di te, dei tuoi occhi stupendi, del tuo magnifico sorriso.
Solo la natura mi è amica: da lei mi viene un pò di conforto e di speranza. Non ridere di me: anche se ti può sembrare buffo e fuori moda, mi pare che solo la natura mi possa aiutare, che mi stia almeno vicina per incoraggiarmi a sperare. Non solo solo sulla spiaggia deserta, davanti al mare buio e infinito, non sono solo nella sconfinata campagna; posso parlare alle onde e agli alberi del mio grande amore, amore che per ora mi fa solo soffrire, ma che io benedico in ogni momento.
Prova, cuore mio, ad ascoltare il silenzio della natura: sono certo che il mio pensiero arriverà a te e commuoverà il tuo cuore.
Non restare sorda alle promesse e ai richiami del mio amore, ma rispondimi con un pò di tenerezza.