7 febbraio 2008

Fermati ad ascoltare le mie parole

VIII

Fermati ad ascoltare le mie parole
Fermati ad ascoltare le mie parole, anima mia; non ferirmi ancora con il tuo silenzio e la tua indifferenza.
Io ti voglio bene veramente: ho avuto subito, appena ti ho conosciuta, l'intuizione esatta che qualcosa di nuovo e violento, unico e fatale, mi stava per accadere.
Mi sono accorto subito che una forza misteriosa era entrata irreparabilmente nella mia vita, fino al punto di farmi mutare giudizi e convinzioni fino allora inamovibili.
Ciò che mi sembrava realtà ha avuto, da allora, l'aspetto di illusione...
Questa gioiosa paura fatta di brividi la conosce solo chi è stato, come me, tanto innamoraro.
Amare è una preziosa ricchezza: io mi sento più felice, più importante e più coraggioso. Ma tu ricorda che non bisogna mai ferire mortalmente chi ci ama: è pericoloso e a volte fatale.
E tu con il tuo silenzio mi fai ora già tanto soffrire; quando penso ai tuoi sguardi freddi, la pena stringe il mio cuore in una morsa dolorosa. Perché non puoi amarmi? Ne sei certa? Forse tu ancora non ti sei fermata a lungo su questo pensiero, su questa probabilità; la tua giovinezza, la tua bellezza e anche il tuo successo ti rendono spensierata e un poco egoista. Ma io aspetto, lavoro e spero per te, credo e vivo in te.
Faccio tacere il mio cuore e ascolto soltanto il tuo: arriverà certo il giorno che lo sentirò vibrare d'amore insieme col mio. E quel giorno mi troverà pronto per correre da te, fra le tue braccia finalmente aperte e colme di tenerezza.

Nessun commento: